SAN GIOVANNI ROTONDO- Si sarebbero incontrati per organizzare la preparazione delle dosi e nelle diverse occasioni si sarebbero scambiati il bilancino da tutti chiamato tamagotchi: i carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo hanno concluso all’alba di oggi, 20 gennaio, l’operazione, appunto, “Tamagotchi” che ha portato all’arresto di tredici persone tra i comuni di San Severo, San Marco in Lamis e Apricena.
I carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo, coadiuvati da militari del comando provinciale di Foggia, dall’11° Reggimento Carabinieri “Puglia”, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e dal Nucleo Cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia e tratto in arresto dieci persone residenti nei comuni di San Marco in Lamis, San Severo ed Apricena.
La vasta operazione che ha interessato i tre comuni è il frutto di una articolata attività di indagine svolta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Giovanni Rotondo, coadiuvati da quelli della stazione di San Marco in Lamis, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Foggia. Le indagini hanno avuto inizio nel mese di novembre del 2020 e si sono concluse nel mese di maggio del 2021.
Dall’operazione “Terminal” è iniziata una nuova attività d’indagine
L’operazione ha preso vita da una costola dell’indagine “Terminal”, eseguita nel mese di aprile del 2020, quando è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare a carico di tredici persone, gravemente indiziate dei reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
Approfondendo i contatti di uno dei soggetti arrestati nell’ambito dell’operazione “Terminal” sono stati monitorati alcuni soggetti di San Marco in Lamis e si sono ricostruiti (in termini indiziari) diversi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina, hascisc e marijuana.
L’attività investigativa: intercettazioni e pedinamenti
Le attività investigative svolte – caratterizzate da controlli, pedinamenti e attività di intercettazione telefonica e ambientale, hanno consentito di acquisire elementi indiziari in ordine alla commissione dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in varie zone del comune di San Marco in Lamis, anche in prossimità delle abitazioni delle persone tratte in arresto, oltre che nelle vicinanze di un bar dello stesso comune.
I soggetti coinvolti nelle indagini – secondo la ricostruzione investigativa sposata dal gip di Foggia nel disporre i provvedimenti cautelari – si sono avvicendati nella preparazione delle dosi e si sono scambiati il bilancino, convenzionalmente appellato con il termine “Tamagotchi”, da cui il nome dell’operazione. I militari, nelle attività di indagine, sono riusciti anche a individuare i luoghi in cui è avvenuto il confezionamento in dosi delle sostanze stupefacenti pronte per essere immesse sul mercato per la vendita.
Gli episodi di spaccio registrati: ingente il quantitativo
I numerosi episodi di spaccio hanno indotto gli investigatori ad approfondire ogni attività illecita fino ad arrivare ai fornitori, proprio alla luce dell’ingente quantitativo di sostanze spacciate ogni giorno. Tali approfondimenti hanno consentito di identificare i principali fornitori delle sostanze stupefacenti, che hanno agito nel comune di San Severo. Nel corso delle indagini, uno di essi si è trasferito nel comune di Apricena, ove ha posto in essere ulteriori condotte di spaccio.
Dai tracciati gps posti su alcune delle auto oggetto di monitoraggio è stato rilevato lo svolgimento di un “summit” in un locale di San Severo, tra alcuni soggetti sottoposti alle indagini preliminari. L’incontro, secondo la ricostruzione investigativa, ha avuto la duplice finalità di rimodulare le attività di spaccio ed acquisto di sostanze stupefacenti, nonché di individuare sistemi e strategie volte a eludere le attività di controllo da parte dei carabinieri.
Numerosi sono stati i sequestri di piccole quantità delle varie sostanze stupefacenti a carico dei vari assuntori, tutti segnalati alla Prefettura di Foggia. Mentre, la perquisizione eseguita dai carabinieri della stazione di San Marco in Lamis in un locale in uso agli indagati ha consentito di recuperare e sottoporre a sequestro quasi due chili di marijuana.
Va precisato che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che gli arrestati, seppur attinti da gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati per i quali è stata applicata la misura detentiva, non possono essere considerati colpevoli fino alla condanna definitiva.
Con l’operazione “Fortino” si dimostra la presenza sul territorio dell’Arma
L’odierna operazione di polizia giudiziaria segue, a qualche settimana di distanza e in parte sul medesimo territorio, quello di San Severo, l’operazione “Fortino”, così denominata poiché i luoghi in cui si è svolta l’attività di spaccio sono stati individuati in un complesso abitativo di difficile permeabilità e accesso per la presenza di cancelli, videocamere, videocitofoni e vedette.
L’indagine “Fortino”, eseguita dai carabinieri della compagnia di San Severo con l’esecuzione di 13 ordinanze di custodia cautelare, assieme all’odierna operazione “Tamagotchi” rappresentano un ulteriore risultato della Procura della Repubblica di Foggia e dell’Arma dei carabinieri nel contrasto alla delittuosità nell’area dell’Alto Tavoliere.
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