PALO DEL COLLE – Una ricca e capillare rete di spaccio, tra Palo del Colle e i paesi limitrofi, con vendita al dettaglio e all’ingrosso, la droga che nelle conversazioni telefoniche tra venditore e acquirente veniva chiamata ‘La nera’ e orari di servizio ben definiti per gli spacciatori. Torna sui mercati della compravendita di stupefacenti, l’eroina secondo i carabinieri del comando provinciale di bari che nelle ultime ore hanno eseguito 19 ordinanze di custodia cautelare (9 in carcere, 9 ai domiciliari e 1 divieto di dimora), emesse dal Tribunale del capoluogo tra i comuni del nord Barese. Centro nevralgico dello spaccio, Palo del Colle e numerosi paesi limitrofi.
Le attività di indagine sono iniziate durante il primo lockdown del 2020 quando i carabinieri della compagnia di Molfetta hanno intercettato una fiorente attività di spaccio nel comune dell’est barese.
Al centro delle indagini due cugini omonimi, rispettivamente di 29 e 27 anni, residenti a Palo del Colle, presunti protagonisti di un traffico di droga destinato al commercio all’ingrosso e al dettaglio in altri comuni come Modugno, Bisceglie, Corato e Ruvo di Puglia. La vendita sarebbe avvenuta con l’ausilio di altre persone – tutte arrestate – a cui sarebbe stato affidato il compito di presidiare i siti secondo una turnazione quotidiana che li vedeva attivi nella prima parte della giornata e dalle cinque del pomeriggio sino a tarda sera in zone altamente frequentate, come la stazione ferroviaria, il cimitero e la villa comunale, nonché nelle vicinanze di esercizi commerciali. Tra i luoghi utilizzati come base per lo spaccio, nonché, in taluni casi, per la custodia dello stupefacente, anche la sede di un’associazione benefica nel centro abitato di Palo del Colle, dove molti degli indagati erano soliti trattenersi per pianificare, secondo gli inquirenti, i propri traffici illeciti. Settemila le cessioni di droga documentate a favore di circa150 acquirenti, un chilo e settecento grammi di “eroina”, ventiquattro grammi di “cocaina”, un chilo e trecento grammi circa di “marijuana” sequestrate e 2470 euro in contanti. L’accusa per tutti è di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantitativo”.
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