Foggia – In riferimento all’indagine sul caporalato Terra Rossa, il gip del Tribunale di Foggia Margherita Grippo ha revocato le misure personali di obbligo di firma e di dimora per Rosalba Livrerio Bisceglia, 55 anni di Manfredonia (Foggia), imprenditrice agricola e moglie del prefetto Michele di Bari, ex capo del dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale. L’imprenditrice è coinvolta, assieme al altre 15 persone, in un’indagine che il 10 dicembre scorso ha portato all’arresto di 5 persone. A darne comunicazione Gianluca Ursitti, legale dell’imprenditrice, il quale fa sapere che la donna, nel corso dell’interrogatorio di garanzia avanti al GIP, ha chiarito la propria posizione anche attraverso la produzione di documenti. In quella sede, fa sapere il legale, è stato evidenziato come l’azienda agricola sia totalmente meccanizzata e non vengono praticate colture quali pomodoro e ortaggi che richiedono una notevole manodopera ad eccezione della coltivazione del vigneto della superficie di quattro ettari e mezzo. Per la fase della raccolta dell’uva sono stati regolarmente assunti 12 persone , impiegate per 6 ore giornaliere e per 8 giornate lavorative , in ragione di un’organizzazione aziendale ed extraziendale che non consentiva, e non consente tuttora, la raccolta ed il trasporto di più di un camion al giorno. E’ stato, altresì, specificato che nel 2020, per la raccolta anzidetta, l’azienda ha assunto 6 operai italiani e 6 operai extracomunitari e che, quanto a questi ultimi, era la prima volta che lavoravano presso l’azienda. Infine, è stata fornita evidenza documentale che i pagamenti , corrisposti secondo il salario previsto dal contratto di lavoro provinciale e nazionale , sono avvenuti a mezzo bonifico bancario su iban in favore dei singoli lavoratori ad eccezione di uno, in favore del quale è stato emesso un assegno circolare poiché non in possesso di iban. Nel ringraziare la magistratura , conclude Ursitti, si confida nel suo operato affinché la vicenda sia chiarita in tutti i dettagli per l’accertamento dei fatti e delle circostanze che ne hanno richiesto l’intervento.
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