A Taranto è stato ufficialmente costituito il Comitato promotore per i Referendum su lavoro e cittadinanza, in vista della consultazione popolare che si terrà l’8 e il 9 giugno, in concomitanza con l’eventuale ballottaggio delle amministrative.
Le forze in campo
Il Comitato vede la partecipazione di numerose sigle: CGIL, ANPI, Arci, Arci Gagarin, Auser, Europa Verde, Federconsumatori, Libera, Partito Democratico, Partito Socialista, Rete Studenti Medi, Rifondazione Comunista e Socialismo XXI.
Cinque quesiti per cambiare
Il referendum proporrà ai cittadini cinque quesiti sui quali il comitato invita a votare “Sì”:
• Stop ai licenziamenti illegittimi
• Maggiori tutele per i lavoratori delle piccole imprese
• Riduzione del lavoro precario
• Maggiore sicurezza sul lavoro
• Integrazione per oltre 2,5 milioni di cittadini di origine straniera che vivono stabilmente in Italia.
Un’occasione di democrazia
«La partecipazione a questo referendum è uno strumento concreto per migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori e garantire diritti di cittadinanza in un Paese che voglia davvero definirsi europeo» — dichiarano i referenti del Comitato tarantino. «L’alleanza tra organizzazioni sindacali, associazioni e partiti è un esercizio di democrazia rappresentativa che può offrire speranza in un tempo segnato da grandi incertezze e mutamenti internazionali».
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