BRINDISI – Eni e Versalis respingono le accuse riguardo alla presunta responsabilità del piano di trasformazione di Versalis nelle possibili “chiusure a catena” nel sito industriale di Brindisi.
“Le eventuali decisioni di altre aziende del territorio sono esclusivamente di loro competenza”, chiarisce Eni attraverso una nota stampa sottolineando che la fermata dell’impianto cracking non pregiudicherà l’approvvigionamento di materie prime, che potranno essere acquistate sul mercato e trasportate tramite la logistica messa a disposizione da Versalis.
Inoltre, i servizi di sito resteranno operativi per garantire continuità alle aziende presenti nell’area industriale, riducendo l’impatto della riorganizzazione.
Il comunicato stampa integrale
«In merito alle notizie che attribuiscono al piano di trasformazione di Versalis la responsabilità di possibili “chiusure a catena” nel sito industriale di Brindisi, si precisa che le eventuali decisioni di altre aziende del territorio sono esclusivamente attribuibili alla responsabilità delle stesse. Eni e Versalis respingono le tesi secondo le quali tali decisioni possano essere conseguenza della fermata dell’impianto cracking, in quanto i coinsediati potranno approvvigionare da mercato le materie prime sfruttando la logistica messa a disposizione da Versalis, anche a prezzi più vantaggiosi e da diverse aree geografiche del mondo, come di fatto già avviene per buona parte delle forniture di tali prodotti in Italia. Inoltre, si escludono ulteriori eventuali impatti, dal momento che anche i servizi di sito rimarranno operativi e a disposizione delle aziende coinsediate».
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