Prima c’erano le piazze, i luoghi, e dunque gli appostamenti, le intercettazioni ambientali. Oggi la mafia usa più e meglio dellp Stato la tecnologia e l’intelligenza artificiale. Ci si accorda sul luogo di scambio della droga, per esempio, sentendosi attraverso una chat privata di piattaforme tipo il burraco on line. Dopo di che si paga in criptovalute. E allora è fondamentale che le istituzioni facciano rete, Università compresa, che non deve più solo formare le giovani mente ma essere il cuore di analisi, dati e proposte legislative in grado di mettere a terra gli strumenti per combattere le organizzazioni criminali. È stato questo il cuore del dibattito nell’aula magna di Ecotekne dove hanno relazionato, tra gli altri, i membri della Commissione parlamentare antimafia
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