Diventano definitive le condanne a pene comprese tra i 14 anni e i 10 mesi di reclusione per 21 persone, coinvolte nell’inchiesta ‘Astra’ di Dda e carabinieri di Bari, sull’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti che aveva come centro il quartiere Japigia di Bari – in particolare la zona di via Caldarola – e come ‘succursale’ il comune di Mola di Bari, nel sud est della provincia.
La Corte di Cassazione ha infatti respinto o dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da 21 imputati, tra cui quello del “promotore” Giuseppe Martiradonna, condannato alla pena più alta. Nell’ambito di questa inchiesta, nel maggio del 2021, furono arrestate 36 persone e furono sequestrati diversi chili di cocaina, marijuana, hashish ed eroina, oltre a circa 30mila euro in contanti, una mitraglietta con munizioni e due pistole giocattolo prive di tappo rosso.
La Cassazione ha anche annullato con rinvio, a un’altra sezione della Corte d’Appello di Bari, le condanne nei confronti di cinque imputati (Matteo Bellantuono, Angelo Martiradonna, Eugenio Lovergine, Edoardo Caizzi e Paolo Lovreglio) a pene comprese tra i 5 anni e 4 mesi e gli 8 mesi di reclusione e difesi dagli avvocati Libio Spadaro, Giuseppe Giulitto e Marcello Belsito.
potrebbe interessarti anche
Bari, segnalata richiesta di aiuto: intervento dei soccorsi, apprensione in centro
Putignano, record chirurgia protesica: 100 impianti con robot, 700 interventi nel 2024
Bari, spari dopo lite in discoteca: tre condanne per tentato omicidio
Bari, incidente stradale di Torre Quetta: 19enne indagato per omicidio stradale
Labirinti – Lo strappo europeo e l’attesa di Taranto
Regionali, Casillo non corre: “Nessuna valutazione su presidenza”