BRINDISI – L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno avrebbe chiesto l’aiuto anche ad un politico brindisino, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Cesare Mevoli, per ottenere certificazioni e permessi che gli consentissero di viaggiare e quindi di violare le prescrizioni imposte dal Tribunale.
Tanto emerge dall’ordinanza con cui il Tribunale di sorveglianza di Roma ha confermato la detenzione in carcere dell’ex primo cittadino della Capitale, arrestato la notte del 31 dicembre con revoca dei servizi sociali, a causa della “gravissima e reiterata violazione delle prescrizioni imposte”.
Ovvero, anche quei viaggi contestati dai giudici. Tra questi, pure una presunta “trasferta” in Puglia, Salento, Gallipoli, tra la fine di Agosto e gli inizi di Settembre dello scorso anno. In una intercettazione, Alemanno chiede a Mevoli, che non è comunque indagato, di una giustificazione per il viaggio. Ovvero, un “invito professionale” utile per ottenere il “permesso di lavoro”. Secondo quanto riportato nell’ordinanza, il brindisino sarebbe stato “disponibile ad attivarsi per la ricerca di una soluzione”.
Alemanno deve scontare una pena a un anno e 10 mesi per l’accusa di traffico di influenze illecite.
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