BARI – Occupazione giovanile e femminile, morti sul lavoro, tasso di inattività e le grandi vertenze pugliesi, dall’ex Ilva a Eni Versalis passando per Bosch, Natuzzi, Centrale Enel di Cerano. Sono queste le priorità della Cisl Puglia per questo 2025 dopo che gli ultimi 12 mesi sono stati caratterizzati – secondo la Confederazione – da “un generale clima d’incertezza che, a livello regionale, ha avuto ripercussioni significative nelle dinamiche del lavoro”. Per quanto riguarda i dati sul lavoro, lo studio del sindacato fotografa una situazione regionale definita “preoccupante” con un tasso di inattività totale regionale tra i 15-64 anni. Segnali di vitalità vengono dagli occupati che nella regione sono cresciuti dell’1,7 per cento, superando la soglia di un milione di addetti. Morti sul lavoro: in Puglia nei primi 11 mesi del 24 si sono registrati 71 decessi, compresi quelli in itinere, di cui 21 nel Salento, 13 nel Barese, 11 nel Brindisino, 13 nel Foggiano, 6 nella Bat e 7 nel Tarantino. E ancora, occupazione femminile. Le donne inattive, oltre i 15 anni, si contano in 1,2 milioni con il 37 per cento di occupate.
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