Giuseppe De Salvatore, gup di Bari, ha respinto la richiesta di Banca del Mezzogiorno (ex Banca Popolare di Bari) di essere estromessa dal processo come responsabile civile. Il procedimento, attualmente in fase di udienza preliminare, vede imputati otto ex dirigenti dell’istituto, accusati a vario titolo di false comunicazioni sociali, aggiotaggio bancario, ostacolo alla vigilanza e, per alcuni, anche di maltrattamenti e lesioni personali nei confronti dell’ex Chief Risk Officer Luca Sabetta.
Tra gli imputati figurano Marco Jacobini (ex presidente del cda), Gianluca Jacobini (ex vice direttore generale) e Vincenzo De Bustis Figarola (ex direttore generale).
La banca aveva chiesto l’esclusione sostenendo di non essere stata informata durante accertamenti irripetibili svolti nella fase delle indagini preliminari. Tuttavia, per il giudice, l’assenza della banca non ha compromesso il diritto di difesa. È importante notare che la stessa Banca del Mezzogiorno era già stata ammessa come parte civile contro gli ex amministratori.
Durante l’udienza odierna, la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per sette degli otto imputati – tra cui i Jacobini, De Bustis Figarola, l’ex amministratore delegato Giorgio Papa e gli ex dirigenti Elia Circelli, Gregorio Monachino e Nicola Loperfido – mentre ha richiesto il proscioglimento per Roberto Pirola, ex presidente del collegio sindacale.
Il processo coinvolge centinaia di parti civili, tra cui Bankitalia, Consob, Codacons, il Comune di Bari e la stessa banca. Le prossime udienze, dedicate alle discussioni delle difese, sono fissate per l’11 e il 18 febbraio.
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