Dopo poco più di un anno agli arresti domiciliari, Vittorio Ferrara e Ivan Giannuario, accusati dell’incendio che colpì lo stadio Iacovone il 3 settembre 2023, avrebbero chiesto la riformulazione della misura cautelare. Ai due tifosi del Foggia era stata limitata la libertà personale nel dicembre del 2023, poiché, secondo gli inquirenti, avrebbero innescato l’incendio che colpì la Curva Sud dell’impianto in occasione del derby tra gli ospiti rossoneri e i padroni di casa del Taranto. La casa del calcio tarantino venne poi dichiarata inagibile per quasi due mesi, tornando ad accogliere le gare di campionato solamente a fine ottobre.
Dopo una prima istanza di revoca degli arresti domiciliari rigettata lo scorso dicembre, i due tifosi dauni avrebbero deciso di rivolgersi al Tribunale del Riesame per chiedere la misura alternativa dell’obbligo di dimora presso il comune di Foggia, integrata dal DASPO con obbligo di firma in entrata e in uscita dalle manifestazioni sportive. Secondo il loro avvocato, infatti, le esigenze di custodia cautelare non sarebbero tali da giustificare gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Tra oggi e domani, dunque, l’organo collegiale potrebbe accogliere la richiesta, respingerla o riformarla.
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