POTENZA – Conoscenza del territorio, presenza costante e rapidità d’intervento: queste le prerogative che hanno permesso ai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza di adoperarsi in maniera efficace e risolutiva in due gravi episodi di violenza che hanno turbato la tranquillità del week-end appena trascorso.
Nella tarda serata di venerdì, a Melfi, un 56enne del posto ha chiamato il 112 poiché, nel corso di un alterco familiare, il fratello più piccolo aveva aggredito la madre con un coltello lasciandola sanguinante con una ferita al polso.
La Centrale Operativa della locale Compagnia ha quindi subito inviato sul posto i Carabinieri del Nucleo Radiomobile che hanno bloccato il presunto aggressore e sequestrato l’arma. L’anziana donna, ferita ed impaurita, è stata soccorsa ed accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Melfi per le cure del caso.
Da quanto emerso dagli accertamenti degli investigatori dell’Arma, l’evento si andrebbe ad aggiungere ad altri già denunciati dalla donna.
In applicazione del Codice Rosso, l’uomo è stato quindi tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Melfi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria potentina. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza ha poi convalidato l’arresto operato dai Carabinieri e disposto a carico dell’indagato, per il quale vige la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna, la custodia cautelare in carcere e la sottoposizione a perizia psichiatrica.
Nella giornata di sabato, invece, i Carabinieri della Compagnia di Acerenza sono stati chiamati ad intervenire per un grave fatto di sangue accaduto nel territorio delle Dolomiti Lucane e che ha portato all’arresto di un 58enne per il reato di tentato omicidio.
Nello specifico, nel pomeriggio un 66enne si è presentato ai Carabinieri con una vistosa ferita alla testa. Prima di perdere i sensi, è riuscito a raccontare ai militari dell’Arma di essere stato picchiato poco prima da un suo conoscente che, dopo i fatti, si era allontanato a bordo della sua vettura, un pick-up.
Prestate le prime cure ed allertati i sanitari, i Carabinieri hanno subito diramato una nota per le ricerche cui hanno concorso anche i Carabinieri Forestali. Poco dopo l’aggressore è stato rintracciato in zona boschiva e bloccato all’interno del suo pick-up ancora in possesso della spranga in ferro utilizzata per colpire la vittima.
L’immediata attività investigativa ha consentito di ricostruire l’intera vicenda, iniziata con un banale diverbio e culminata con un’inaudita esplosione di violenza che è costata al malcapitato, dichiarato fuori pericolo di vita dai medici dell’Ospedale San Carlo di Potenza, un trauma cranico, una frattura alla scapola e diverse ferite lacero-contuse
L’aggressore, dopo le formalità di rito, è stato dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Potenza a disposizione della locale Autorità Giudiziaria. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Potenza ha poi convalidato l’arresto disponendo la misura della custodia cautelare in carcere dell’indagato per il quale, si ricorda, vige la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna.
Due gravi episodi di violenza, tra loro differenti ma ugualmente esecrabili, che testimoniano la concreta efficacia di quanto raccomandato quotidianamente dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza: rivolgersi tempestivamente e con fiducia al Numero Unico di Emergenza 112 o ai presidi dell’Arma presenti sul territorio, quotidianamente impegnati per garantire sicurezza e tutela ai cittadini.
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