TARANTO – La Corte d’Appello di Taranto ha notevolmente ridotto la pena nei confronti di un giovane arrestato per omicidio stradale aggravato, dopo essere stato coinvolto in un incidente mortale avvenuto l’otto settembre 2022 in contrada Baronia a Faggiano, nel tarantino, in cui perse la vita una donna di 72 anni di Monteparano. Il giovane, alla guida di una potente Mercedes, risultò positivo alla cocaina, come emerso dagli esami ematici effettuati durante il suo ricovero. Assistito dall’avvocato Luigi Danucci, il giovane fu successivamente rimesso in libertà, continuando a negare l’uso di sostanze stupefacenti.
In primo grado, il processo si concluse con rito abbreviato. La pubblica accusa, riconoscendo l’attenuante per il rito, richiese una condanna di 4 anni di reclusione. La difesa, però, sollevò dubbi sull’affidabilità degli esami ematici, mettendo in discussione la validità dei risultati e segnalando presunti errori procedurali nell’esecuzione dei test.
Il Giudice dell’Udienza preliminare di Taranto, però, accettò le conclusioni della Procura, ritenendo valido l’accertamento che aveva riscontrato l’effetto della cocaina sull’imputato al momento dell’incidente. La condanna in primo grado fu di 3 anni e 8 mesi di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici.
Il legale difensore, deciso a portare avanti la propria linea difensiva, presentò ricorso alla Corte d’Appello di Taranto, accompagnato da una consulenza tecnica (effettuata da consulenti di parte) che evidenziava irregolarità nelle modalità di analisi del sangue. Nella serata di martedì 14 gennaio, la Corte d’Appello ha accettato le argomentazioni della difesa, annullando la circostanza aggravante legata all’assunzione di droghe e stabilendo che non fosse stato provato che il giovane fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’incidente. Di conseguenza, la pena è stata ridotta a 2 anni e 2 mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena.
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