BARI – Correva l’anno 1925. Giovedì 15 gennaio, il Principe di Udine e i rappresentanti del Governo partecipano alla cerimonia d’inaugurazione della nuova università del sud. Per decenni le amministrazioni baresi hanno fatto pressioni sul Governo per istituire al sud una seconda università, togliendo il “monopolio” a Napoli. Per anni queste richieste sono state respinte, finché visti i cambiamenti sociali ed economici che la città di Bari sta attraversando dopo la Prima guerra mondiale, i tempi sono diventati finalmente maturi. Così dopo il Regio Decreto del 30 settembre 1923 n. 2102, viene istituita l’università barese che sceglie una facoltà a carattere scientifica come prima: Medicina e Chirurgia. Primo rettore, il nojano Nicola Pende al quale è dedicato il volume “1925 – 2025: centenario – Nicola Pende e la cerimonia inaugurale della Regia Università di Bari”, scritto da Vito Didonna e presentato nelle scorse ore dalla Libera Università della Terza Età di Noicàttaro
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