Sulla privatizzazione degli asili nido a Taranto si registrano nuove prese di posizione contro la scelta del sindaco Melucci.
Per Rifondazione Comunista di Taranto “è vergognosa la scelta dell’amministrazione Melucci di privatizzare i nidi comunali, ignorando completamente sia le istanze delle famiglie che quelle delle lavoratrici e dei lavoratori, scesi in piazza sia ieri che oggi. Da sempre crediamo che privatizzare significhi privare di diritti soprattutto coloro che rientrano nelle fasce di reddito Isee più basse”.
“Chi pagherà le conseguenze di questo provvedimento saranno le bambine e i bambini della nostra città che hanno tutto il diritto ad accedere alle primissime esperienze educative e formative, a prescindere dalle possibilità economiche delle loro famiglie”.
”Pagheranno anche le lavoratrici e i lavoratori che improvvisamente si ritroveranno a non esercitare le professioni che hanno egregiamente esercitato fino ad ora e i genitori che lavorano ma che non hanno grandi possibilità economiche”.
“Come Rifondazione Comunista crediamo che il servizio pubblico degli asili nido sia fondamentale: il Comune di Taranto dimostra invece, ancora una volta, che il suo unico interesse è fare cassa, infischiandosene e sbeffeggiando la comunità tarantina”.
Duro anche l’intervento di Francesca Irpinia, delegata alla parità di genere della segreteria provinciale ionica del Pd: “Sminuire una manifestazione molto partecipata come quella di ieri, la marcia dei passeggini, è l’ennesima mistificazione e mortificazione della cittadinanza tarantina. L’amministrazione comunale di Taranto insiste nel costruire una narrazione vittimistica che rifiuta il confronto con ogni forma di dialogo ed espressione democratica, come la marcia dei passeggini, che manifestava il legittimo sconforto delle famiglie, e come quella dei lavoratori del settore su cui si scaricherà la privatizzazione del servizio degli asili nido”.
“Gli asili nido sono un servizio fondamentale per conciliare la realizzazione personale e la vita familiare, per tanto, in una città come Taranto, duramente colpita dalla disoccupazione, soprattutto femminile, si profila un futuro che, lungi dal portare fuori la comunità dalla perdurante crisi economica e sociale, si complica per la disattenzione a servizi sociali fondamentali”.
“La mancanza di visione e di capacità amministrativa dell’amministrazione Melucci sta aggravando la già complessa situazione della città. Il sindaco dovrebbe rispondere agli interessi della popolazione più che ai ricatti della sua scomposta, quanto risicata, maggioranza”.
“E questa stessa maggioranza oggi avrebbe ancora il sostegno dei cittadini? Forse sarebbe meglio tornare alle urne e chiederlo visto che è incapace anche di confrontarsi”, conclude Irpinia.
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