Bari, Longo: “Con Spezia serve coraggio, vincere sarebbe panacea di tutti i mali”

Moreno Longo, allenatore del Bari, si proietta in conferenza stampa sulla sfida di domani contro lo Spezia. Queste le sue dichiarazioni:

LA VITTORIA – Vincere sarebbe la panacea di tutti i mali, stiamo lavorando per arrivare alla vittoria. Le due sconfitte precedenti a quella con il Palermo avevano visto un Bari diverso da quello di sempre, mentre a Palermo ho rivisto la prestazione. Dobbiamo per forza di cose produrre, dobbiamo farlo attraverso il gioco e attraverso l’identità che non dobbiamo mai perdere. Poi è chiaro che i gol li devi fare.

LO SPEZIA – Sarà una partita differente, lo dice l’andamento delle due squadre. Lo Spezia è una formazione che insieme ad altre due la sta facendo da padrone. Noi però dobbiamo fare quello che sappiamo fare, dobbiamo avere coraggio nel fare la nostra partita, ma è chiaro che servirà la partita perfetta. Dobbiamo cercare di imporci anche su una squadra forte come lo Spezia.

INDISPONIBILI – Le defezioni sono quelle di Favilli e Tripaldelli, a Palermo erano tra i convocati perché volevano stare insieme al resto del gruppo. Loro però non saranno nuovamente a disposizione. Per quel che riguarda gli altri, sono tutti arruolabili, anche se stiamo cercando di capire chi ha recuperato e chi no dalla sfida di Palermo.

I GOL – I gol degli attaccanti possono spostare la classifica nell’economia di un campionato, è normale. E’ vero anche però che al gol non possono arrivare solo gli attaccanti, per esempio lo Spezia ha fatto tantissimi gol su palla inattiva con difensori e centrocampisti. Quando non hai qualcuno che vada in doppia cifra, devi andare a cercare i gol anche da altri calciatori.

MERCATO – Siamo alla vigilia di una partita importante, dopo ci sarà una piccola sosta e si aprirà il mercato invernale, a quel punto capiremo dove poter intervenire per rinforzare la rosa. Il mio pensiero sui rinforzi la società lo conosce, sappiamo cosa ci può servire, poi è normale che tutto ciò vada messo in atto e questo è un altro tipo di discorso.

MOMENTO DI FLESSIONE – Abbiamo passato un lungo periodo positivo ed è arrivato un periodo negativo adesso. Dobbiamo gestire tutto questo con il lavoro, con l’impegno massimale, in questo momento siamo sotto le nostre normali performances in tutti gli aspetti. Siamo consapevoli del percorso che dobbiamo fare, al di là di quello che c’è fuori dobbiamo mantenere consapevolezza.

BILANCIO ALLA FINE DEL GIRONE D’ANDATA – Abbiamo raccolto meno punti di quelli che avremmo meritato, quando abbiamo perso lo abbiamo meritato, mentre ci sono state altre partite che avremmo potuto portare a casa, non lo abbiamo fatto per nostri limiti. La classifica nel lungo, però, non mente mai.

OLIVERI – Ha fatto un periodo eccezionale nel quale abbiamo potuto apprezzare tutte le sue qualità, poi anche lui ha avuto un calo e abbiamo provato a gestirlo nella maniera migliore. Deve stare sereno, però, potenzialmente questo è il suo primo campionato da titolare. La continuità è un elemento che viene facilmente meno se non hai grande esperienza, devi saper gestire un momento negativo. Dobbiamo avere fiducia e lasciarlo lavorare serenamente.

FALLETTI – Abbiamo parlato, gli ho ribadito il concetto che la sua sostituzione non era nata da una non prestazione, la prestazione c’era stata. Da lui, però, ci aspettiamo una giocata che possa determinare. Sono convinto che lui rimanga un giocatore importante, ha avuto un’involuzione dopo l’infortunio, ma credo che a uno come lui basti un episodio per riaccendersi.

OBARETIN – Obaretin sarà il sostituto di Pucino con Mantovani a destra, è il sostituto naturale, è un ragazzo in cui abbiamo fiducia. Sta facendo delle buone cose, deve continuare a lavorare come sta facendo, ha grande potenziale. Anche lui è al suo primo campionato di B e anche lui ha sbagliato qualcosa, è normale.

LASAGNA – Lasagna a Palermo ha dimostrato di stare bene, ha avuto delle situazioni che avrebbe potuto sfruttare meglio, ma sta lavorando bene, lo inizio a vedere di nuovo in palla dopo un periodo nel quale non ha mai potuto lavorare con continuità a causa di un fastidio al ginocchio.

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