Natale a tavola: spesi 2,8 miliardi per i prodotti della tradizione

Gli italiani hanno speso complessivamente 2,8 miliardi di euro per imbandire le tavole natalizie, privilegiando i prodotti della tradizione e di origine nazionale. Questo è il bilancio tracciato dalla Coldiretti per il periodo clou delle festività, durante il quale l’88% dei cittadini ha scelto di trascorrere il Natale in casa, propria o di parenti e amici, mentre una minoranza si è orientata verso ristoranti, agriturismi o soluzioni last minute.

Il numero medio di commensali si è mantenuto stabile rispetto allo scorso anno, con circa otto persone a tavola. Tuttavia, è diminuito il tempo dedicato alla preparazione dei piatti, sceso a una media di 2,2-2,7 ore, ad eccezione degli abitanti delle Isole, che hanno raggiunto le 3 ore. Una tendenza diversa riguarda il 9% di chi ha scelto di ordinare cibi d’asporto o affidarsi a pietanze preparate da amici e parenti. In alternativa, 4,5 milioni di italiani hanno preferito festeggiare al ristorante o in agriturismo.

Lo spumante si conferma protagonista indiscusso delle tavole, presente nell’83% dei casi, seguito dalla frutta di stagione, scelta dall’88% delle famiglie. Il panettone, con il 77%, supera il pandoro, fermo al 55%, mentre il 56% ha optato anche per dolci tipici locali. Interessante il dato sul fai-da-te: il 47% degli italiani ha scelto di preparare il dolce delle feste con le proprie mani.

La spesa per i prodotti natalizi si è concentrata su pesce, carni e salumi (920 milioni di euro), bevande come spumante e vino (600 milioni), dolci (300 milioni), ortaggi, conserve e frutta (580 milioni), pasta e pane (200 milioni) e formaggi e uova (200 milioni).

Le festività, sottolinea Coldiretti, rappresentano anche un’occasione per riscoprire le ricette tradizionali e privilegiare cibi naturali, un’alternativa ai prodotti ultraprocessati che dominano il consumo quotidiano, spesso con impatti negativi su salute, ambiente e biodiversità.

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