Nicola Manzi, 50 anni, è morto lo scorso 16 dicembre a Corato (Bari) a causa di colpi di fucile al torace, come confermato dall’autopsia condotta dal professor Antonio De Donno dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari.
I funerali si sono svolti nella mattinata di lunedì 23 dicembre in forma privata su ordine del questore di Bari, Massimo Gambino, che ha disposto il trasporto diretto della salma tra il Policlinico e il cimitero di Corato. Il rito funebre e la tumulazione si sono tenuti in condizioni di massima sicurezza per evitare rischi all’ordine pubblico.
Per l’omicidio di Manzi e il ferimento del fratello Michele, di 41 anni, sono detenuti Nicola, Savino e Gabriele Pilato, rispettivamente cognato e nipoti della vittima. I tre sono accusati di omicidio, tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.
Marianna Balducci, moglie della vittima, si trova invece agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La 48enne è accusata di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco: secondo le indagini, avrebbe inseguito i Pilato sparando con la pistola del marito. Durante l’interrogatorio, la donna avrebbe riferito di tensioni familiari tra la vittima e i suoi aggressori.
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