BARI – Un servizio integrato per la nostra regione. L’Autorità idrica Pugliese ha deliberato a favore dell’affidamento diretto, a una realtà interamente pubblica e partecipata dagli enti locali, della gestione del servizio idrico integrato dal 2026. L’in house ha prevalso rispondendo agli indicatori di convenienza, efficacia, efficienza e sostenibilità economico-finanziaria: è in grado di garantire – secondo le risultanze tecniche poste alla base della decisione – soluzioni soddisfacenti in termini di qualità ed universalità del servizio, rispetto ad altre forme di gestione miste o aperte al mercato.
Un iter che per completarsi richiede la cessione ai Comuni del 20% delle azioni di Acquedotto Pugliese, attualmente detenute (al 100%) dalla Regione Puglia, per rispettare i presupposti della gestione in house e preservare la totale natura pubblica dell’azienda, che è stata intanto dichiarata l’unico acquedotto in Italia, prevedendo che uno dei componenti dell’organo di amministrazione ed uno dell’organo di controllo siano designati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
“Sono qui per rivendicare un risultato politico e sono qui per rivendicare alla sinistra di governo della Regione Puglia di essere riuscita a cogliere forse il risultato più importante di questi ultimi anni: quello di mettere definitivamente in sicurezza l’acqua pubblica, non solo più come declamazione di principio ma come organizzazione strategica dell’acqua pubblica in capo alla Regione ed ai comuni della Puglia, una cosa gigantesca che non supera l’impresa di chi decine e decine di anni fa realizzò questa infrastruttura importantissima ai quali siamo sempre debitori”, ha dichiarato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
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