I Carabinieri di Cerignola hanno arrestato in flagranza di reato un 33enne originario di Caserta, accusato di truffa aggravata. L’uomo si era presentato all’abitazione di una donna di 90 anni, sola in casa, con la scusa di dover raccogliere dei monili in oro per coprire le prime spese legali necessarie per difendere la figlia della vittima, arrestata a seguito di un incidente stradale. La richiesta di denaro era stata preceduta da una telefonata di un sedicente maresciallo dei Carabinieri, che aveva concordato con l’anziana le modalità di consegna dei gioielli, per un valore di circa 5.000 euro.
Una volta uscita dall’appartamento della vittima, l’uomo è stato notato dai Carabinieri, che lo avevano osservato aggirarsi con fare sospetto. Dopo averlo fermato e sottoposto a perquisizione, i militari hanno rinvenuto i gioielli rubati. Arrestato, l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Foggia.
A San Marco in Lamis, un’altra truffa con modalità simili è stata sventata dai Carabinieri. Un 47enne della provincia di Napoli è stato arrestato in flagranza di reato dopo aver ingannato una badante 58enne, che rispondendo a una telefonata di un falso carabiniere, aveva raccolto 4.000 euro e oggetti di valore, per poi consegnarli a un emissario. La badante, preoccupata, ha condiviso la notizia con alcuni parenti dell’anziano, i quali hanno tempestivamente allertato il numero d’emergenza 112. Grazie alle informazioni ricevute e alle rapide indagini, i Carabinieri sono riusciti a bloccare l’indagato subito dopo che aveva ritirato il denaro e i gioielli. Anche in questo caso, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Foggia.
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