Un’inchiesta che ha portato alla richiesta di processo per trenta persone accusate di un grave sistema di corruzione legato alla gestione delle multe stradali. Gli indagati avrebbero annullato sanzioni in cambio di vantaggi personali,
Tra i nomi coinvolti nella vicenda, quello di Francesca Vallone, che all’epoca dei fatti ricopriva un ruolo presso l’ufficio traffico e mobilità. La Vallone era accusata di aver emesso pass per la zona a traffico limitato (ZTL) senza una formale istanza e senza una corretta valutazione dei requisiti richiesti dalla normativa vigente. Secondo le accuse, tali pratiche illecite le avrebbero permesso di ricevere regalie in occasione del suo matrimonio, un fatto che ha suscitato particolare indignazione.
Durante l’interrogatorio, Francesca Vallone ha respinto con fermezza tutte le accuse mosse contro di lei, sostenendo di aver sempre operato nel rispetto delle procedure. La giudice Silvia Saracino, alla luce delle dichiarazioni fornite e delle prove presentate, ha deciso di non applicare alcuna misura interdittiva nei suoi confronti e di stralciare la sua posizione.
La difesa della Vallone è affidata agli avvocati Giuseppe Fornari e Roberto Rella.
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