Il centro di Taranto si spegne, chiude dopo 82 anni storica cartoleria

TARANTO – Un pezzo di storia di Taranto si spegne: chiude per sempre la storica cartoleria Ressa, punto di riferimento per tante generazioni, ha chiuso definitivamente i battenti. Fondata nel 1942 durante la Seconda Guerra Mondiale, l’attività è stata portata avanti per oltre 80 anni dalla famiglia Ressa, che ha deciso di interrompere l’attività, tramandata da padre in figlio in un punto strategico del centro cittadino in Via Mazzini all’angolo con Via Duca degli Abruzzi.
Lo svuotamento del centro cittadino ionico e il suo inesorabile degrado urbano e sociale non danno scampo a questa storica attività, che ha accompagnato numerose generazioni.
Con gli occhi lucidi e la consapevolezza di non poter fare altro i fratelli Rodolfo e Michele Ressa salutano attraverso Antenna Sud.

Michele Ressa, l’ultimo della famiglia a gestire il negozio, ha dichiarato: “Non si può più andare avanti così, la giocattoleria è diventata una cartoleria, e bisogna chiudere”. Le vendite on line, e non solo, hanno avuto un impatto devastante, schiacciando i piccoli negozi storici, in un contesto di indifferenza generale, anche da parte delle istituzioni locali.

Questa chiusura è solo l’ennesima di una serie che sta colpendo il Borgo di Taranto, una volta cuore cuore pulsante della città, oggi contenitore di molti edifici fatiscenti e vuoti e saracinesche abbassate. La mancanza di politiche efficaci di rigenerazione urbana e il progressivo degrado stanno portando il centro di Taranto verso un lento e declino. In molti, oggi, sentono una malinconia crescente: la città che un tempo pulsava di vita, ora appare sempre più deserta e continua a svuotarsi. Un altro capitolo chiuso nella lunga storia di una città che, forse, ha bisogno di riscoprire la propria identità.

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