Sono 22 le persone condannate per i reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, detenzione ai fini di spaccio di droga, detenzione di arma clandestina, ricettazione, porto e detenzione d’armi, estorsione aggravata e tentato omicidio. La gup di Bari Anna Perrelli ha inflitto le pene più alte a Giuseppe Annoscia e Vito Facendola, considerati i capi dell’associazione finalizzata al traffico di cocaina, marijuana e hashish sul comune di Altamura. Tra i condannati c’è anche Alceste Cavallari , figlio dell’ex imprenditore delle Case di cura riunite di Bari Francesco, anch’esso condannato a 12 anni di reclusione in continuazione con un altro patteggiamento, sempre per droga, a 4 anni. L’accusa per Alcesta “detto Gianky” Cavallari è di aver fatto parte dell’associazione e di aver acquistato e importato droga dalla Spagna. Assolto invece uno degli imputati, Nicola Scalzo, precendentemente accusato di aver fatto parte dell’associazione e di aver detenuto droga per spacciarla
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