BARI – “Una abituale e sistematica attività di spaccio vicino alla movida”. Viene definito così, dal gip del Tribunale di Bari, Valeria Isabella Valenzi, vico San Benedetto, nel cuore di Bari vecchia e della movida che ogni sera affolla le strade del borgo antico. Qui, in cinque, avevano messo su una vera e propria piazza di spaccio vicino a casa di uno degli indagati, sgominata nelle scorse ore in un blitz dei carabinieri della compagnia Bari centro. Finiscono in carcere: Nicola Cannito, alias Pisello, di 26 anni, Antonio De Lellis, 27 anni, Domenico De Tullio, 26enne, Francesco Martiradonna di 24 anni e il 42enne Luigi Martiradonna, presunto affiliato al clan Capriati della città vecchia e già condannato. Rispondono di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e marijuana. In tutto, sette indagati.
I militari sono riusciti a ricostruire le attività della piazza di spaccio che si sarebbero verificate anche quando uno dei cinque indossava il braccialetto elettronico. Nel corso delle attività investigative iniziate nei primi mesi del 2021 fino alla fine del 2022, si è proceduto al sequestro di 4.5 kg circa di marijuana e 500 grammi circa di hashish. Emblematico l’episodio del 12 febbraio 2022 quando i carabinieri sono riusciti a fermare De Tullio in moto con al seguito un borsone con 3 chili di marijuana.
Il gruppo avrebbe controllato anche i movimenti dei militari di passaggio in zona. Avrebbe anche smantellato le telecamere di videosorveglianza, quelle note e quelle piazzate dagli inquirenti per monitorare l’area. Dalle intercettazioni, poi, sarebbero emersi commenti tra i sodali sui 56 arresti tra le fila del clan Parisi – Palermiti di Japigia del 18 marzo scorso e la presunta diffusione dei verbali delle dichiarazioni rese dai pentiti agli inquirenti.
Le indagini hanno fatto emergere particolari tecniche di occultamento dello stupefacente, come nei parafanghi delle auto, ruoli operativi e ripartizione dei proventi
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