BARI – Non finiscono qui gli arresti nell’ambito dell’operazione Codice Interno che il 26 febbraio scorso ha svelato un intreccio tra mafia e politica locale con 137 arresti. Il 37enne di Bari, Giuseppe Signorile, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. La misura cautelare, eseguita lunedì mattina, è stata disposta dal gip di Bari su richiesta della Dda. Le indagini che hanno portato all’arresto di Signorile riguardano il più ampio contesto investigativo emerso a seguito dell’operazione ‘Codice interno’ della squadra mobile di Bari, che il 26 febbraio scorso, ha svelato i presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria cittadina e portato a oltre 130 arresti. La figura di Signorile era già emersa in quelle indagini come appartenente al clan Parisi-Palermiti del quartiere Japigia, particolarmente attivo nella commercializzazione della droga. Dopo la faida scoppiata nel quartiere nel 2017 – proprio per il controllo del traffico di stupefacenti – tra i Palermiti e il gruppo facente capo ad Antonio Busco, Signorile passò al clan Strisciuglio.
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