Il gruppo del Partito Democratico al Senato ha presentato un disegno di legge sull’autismo, con l’obiettivo di aggiornare la legge 134 del 2015 e potenziare il sostegno alle persone affette da questo disturbo e ai loro familiari. Il testo, composto da 14 articoli, porta la firma del capogruppo Dem, Francesco Boccia, ed è stato illustrato ieri in una conferenza stampa a Palazzo Madama.
Boccia ha definito la proposta “un lavoro costruito dal basso, frutto di un lungo confronto con il terzo settore, le famiglie e gli operatori sanitari”. Ha inoltre sottolineato la necessità di una regia nazionale, dopo 24 anni di autonomia regionale in ambito sanitario: “Questo ddl è un primo passo di un percorso lungo, ma necessario”.
La legge affronta il tema in modo organico, toccando aspetti fondamentali come la diagnosi precoce, la presa in carico dei pazienti attraverso equipe multidisciplinari, il supporto psicologico ai caregiver e l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico. Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo Pd al Senato, ha spiegato: “Il testo è modulare e prevede misure innovative come la sorveglianza evolutiva 0-36 mesi affidata ai pediatri e la formazione di case manager per la gestione dei pazienti”.
I numeri riportati durante la presentazione sono significativi: in Italia, un bambino su 77 tra i 7 e i 9 anni è affetto da disturbi dello spettro autistico, con una prevalenza nei maschi. Tra gli adulti, si stima che l’1% della popolazione, circa 600 mila persone, ne sia coinvolto.
La senatrice Sandra Zampa ha ricordato che la Commissione Sanità sta discutendo un ddl parallelo sull’inserimento lavorativo e che il termine per gli emendamenti scadrà il 7 dicembre. A chiudere, il senatore Antonio Misiani ha evidenziato le disuguaglianze territoriali nell’accesso ai servizi e l’urgenza di superare le barriere di età: “Non possiamo smettere di occuparci delle persone autistiche al compimento dei 18 anni. Il finanziamento richiesto, pari all’1% della spesa sanitaria, rappresenta un investimento doveroso per garantire pari diritti a tutti”.
Il ddl si propone come un passo concreto verso una maggiore equità e integrazione delle persone con disturbi dello spettro autistico nella società italiana.
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