La Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (Msf), è stata testimone di una nuova tragedia nel Mediterraneo centrale. Questa mattina, mentre si avvicinava a un gommone in difficoltà per soccorrere le persone a bordo, ha trovato sulla scena un’imbarcazione veloce con uomini armati.
Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, 83 uomini e minori non accompagnati, gli uomini armati hanno minacciato le persone sul gommone, sparando in aria e causando la caduta in acqua di oltre 70 persone. Inoltre, 29 donne e bambini sono stati intercettati e portati via con forza dalla stessa imbarcazione.
L’équipe di Msf è riuscita a salvare tutte le persone in acqua e a bordo del gommone, mentre l’altra imbarcazione veloce si è allontanata con le donne e i bambini, presumibilmente riportandoli in Libia.
In una nota, Msf ha condannato l’episodio definendolo “un comportamento aggressivo e irresponsabile che mette in pericolo vite umane e separa famiglie”. Gli 83 sopravvissuti, ora a bordo della Geo Barents, si trovano in uno stato di disperazione, preoccupati per il destino dei loro cari.
Dopo aver completato il salvataggio in acque internazionali, la Geo Barents sta dirigendosi verso il porto di Brindisi, assegnato dalle autorità italiane.
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