Il pm Paola De Martino ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque membri della famiglia di Natasha Pugliese, accusati dell’aggressione a cinque medici del Policlinico di Foggia lo scorso 4 settembre. L’episodio è avvenuto dopo la morte della giovane 23enne durante un intervento chirurgico.
A finire sotto accusa il padre, due fratelli, la sorella e lo zio di Natasha, che era stata ricoverata il 18 giugno in seguito a gravi lesioni riportate in un incidente stradale a Cerignola, mentre viaggiava su un monopattino.
La Procura contesta ai cinque imputati, “in concorso con altri soggetti non identificati”, reati come lesioni a personale sanitario, minacce, violenza privata, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. L’accusa evidenzia che l’aggressione avrebbe impedito ai medici presenti di svolgere le proprie mansioni.
L’udienza preliminare, presieduta dal gup Cecilia Massarelli, è fissata per il prossimo 16 dicembre. Parallelamente, la Procura sta indagando anche sulle cause del decesso della giovane. Sono venti gli indagati, tra chirurghi e medici del Policlinico, per i quali si ipotizza il reato di omicidio colposo in ambito medico. Tra loro figurano anche alcuni professionisti che risultano parti offese nel caso dell’aggressione.
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