L’Area Marina Protetta di Porto Cesareo ha ottenuto nuovamente la certificazione di Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), confermandosi tra le zone marine e costiere di elevata biodiversità e habitat di grande rilevanza naturalistica. Questo riconoscimento viene assegnato a siti che ospitano specie rare, minacciate o endemiche.
La certificazione è stata rinnovata al termine di un approfondito lavoro sul campo da parte di una commissione internazionale composta da esperti come Leonardo Tunesi, Robert Turk, Rais Chedly, Antonio Terlizzi e il direttore dell’AMP Porto Cesareo, Paolo D’Ambrosio. Il processo ha richiesto studi scientifici e monitoraggi sistematici per definire il livello di biodiversità e garantire la tutela degli habitat.
Lo status ASPIM, rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Areas (RAC-SPA) con sede a Tunisi, implica una continua responsabilità nella salvaguardia dell’ambiente e delle specie. Il riconoscimento è parte della Convenzione di Barcellona del 1976, che mira a proteggere il Mediterraneo dall’inquinamento.
Attualmente, in Italia sono dieci le aree marine protette che detengono questo status. Tra queste figurano Porto Cesareo, Torre Guaceto, Portofino, Miramare, Plemmirio, Punta Campanella e quattro siti in Sardegna (Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, Tavolara-Punta Coda Cavallo).
I vertici dell’AMP Porto Cesareo hanno espresso soddisfazione per questo ulteriore traguardo, che consolida il ruolo dell’area come eccellenza nazionale e internazionale nel campo della protezione ambientale.
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