Quattro minorenni sono indagati per detenzione illegale di armi e materiale esplosivo nell’ambito dell’inchiesta che ha già portato, lo scorso 7 novembre, all’arresto di un 15enne trovato in possesso di 14 bombe carta a scuola. Gli ordigni, definiti dagli inquirenti di “potenzialità lesiva devastante e letale”, avrebbero potuto causare una strage.
Il procuratore del Tribunale per i Minorenni, Simona Filoni, ha iscritto sul registro degli indagati altri quattro studenti, tutti compagni di scuola del giovane arrestato. Le indagini hanno rivelato che il 15enne avrebbe dovuto vendere le bombe carta ai suoi coetanei in occasione di Halloween.
Il gruppo aveva già definito un accordo di vendita, con il pagamento di una somma di denaro da parte degli acquirenti. La consegna era prevista per il 31 ottobre, ma è stata impedita grazie al ritrovamento degli esplosivi in classe.
Nei prossimi giorni, la Procura affiderà a un consulente informatico l’analisi dei cellulari sequestrati agli indagati, per approfondire ulteriormente il caso.
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