Puglia: “Serve nuova legge urbanistica per futuro territorio”

I presidenti degli Ordini degli Architetti di BAT, Brindisi, Lecce e Taranto scrivono al presidente Emiliano e a Stefano Lacatena

I presidenti degli Ordini degli Architetti P.P. e C. di BAT, Brindisi, Lecce e Taranto – Andrea Roselli, Maurizio Marinazzo, Tommaso Marcucci e Paolo Bruni – hanno inviato una lettera a Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, e a Stefano Lacatena, consigliere delegato all’urbanistica, per sottolineare l’urgenza di una nuova visione normativa per il territorio.

La richiesta principale è la creazione di un Testo Unico per superare l’attuale frammentazione legislativa, caratterizzata da norme derogatorie e straordinarie che generano conflitti interpretativi, specialmente su temi come costruzioni in aree agricole e costi degli interventi edilizi.

La proposta punta a una Legge Urbanistica aggiornata che parta dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), valorizzando le identità uniche dei paesaggi pugliesi.

Cinque i punti prioritari indicati

1. Norme chiare e semplificate: incentivare i comuni a dotarsi di Piani Urbanistici di nuova generazione, favorendo la pianificazione intercomunale.

2. Integrazione con la programmazione regionale: armonizzare la pianificazione territoriale con le strategie economiche e sociali, come previsto dalla proposta di legge urbanistica nazionale del 2024.

3. Valorizzazione del rapporto città-campagna: preservare e innovare i territori rurali, soprattutto nelle aree periurbane, con un approccio ecosostenibile.

4. Contrasto agli impatti negativi sul paesaggio: rafforzare la tutela contro interventi energetici invasivi, in linea con il DM del 21 giugno 2024.

5. Snellimento normativo: fornire un’unica interpretazione alle deroghe della Legge Regionale 36/2023 per rendere più efficienti i processi autorizzativi.

“La nostra collaborazione con la Regione è sempre stata leale e propositiva – afferma Maurizio Marinazzo, presidente della Federazione pugliese OAPPC -, ma servono ora meccanismi partecipativi concreti e il riavvio di un dialogo istituzionale su temi come rigenerazione urbana e riforma urbanistica”.

La Federazione propone anche l’istituzione di un tavolo tecnico permanente e una cabina di regia multisettoriale per affrontare questioni emergenti come erosione costiera, salute pubblica e dissesto idrogeologico, garantendo norme sempre aggiornate e coerenti con l’evoluzione del territorio e della società.

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