Grande festa a Bitonto per il 14° anniversario dell’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, avvenuta il 16 novembre 2010.
L’evento, organizzato da Coldiretti Puglia, ha visto un fitto programma di iniziative dedicate a valorizzare il ruolo di questa dieta per la salute e la cultura alimentare, con un’attenzione speciale all’olio extravergine di oliva (EVO), pilastro fondamentale sin dall’alimentazione infantile.
Una masseria didattica a cielo aperto ha accolto i bambini delle scuole elementari in percorsi di educazione alimentare, mentre nel centro storico è stata inaugurata una targa commemorativa alla presenza del sindaco Francesco Paolo Ricci, del direttore regionale di Coldiretti Pietro Piccioni e di Vito Amendolara, presidente dell’Osservatorio della Dieta Mediterranea.
Focus su cibo e salute
Un importante confronto sul tema si è tenuto con esperti di primo piano, tra cui Francesco Schittulli, oncologo e presidente della LILT, Nicola Di Noia, direttore di UNAPROL, e Felice Adinolfi, direttore del Centro Studi Divulga. La tavola rotonda, moderata da Michele Mirabella, ha messo in evidenza i benefici scientificamente comprovati della Dieta Mediterranea, riconosciuta nel 2024 come la miglior dieta al mondo.
Cibo e prevenzione
L’olio EVO, protagonista della dieta, è raccomandato dall’85% dei pediatri già dallo svezzamento, grazie ai suoi effetti protettivi contro numerose patologie. Tuttavia, Coldiretti Puglia ha lanciato l’allarme sul calo del consumo di frutta e verdura, in particolare tra i giovani, con livelli ben al di sotto delle raccomandazioni dell’OMS. “Questa carenza espone a rischi legati all’obesità e a malattie correlate, con costi sanitari in aumento,” ha dichiarato Piccioni.
Sfide e minacce alla dieta mediterranea
Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, ha denunciato le nuove minacce: dall’introduzione degli insetti come alimenti all’etichettatura allarmistica su vino e liquori, fino ai cibi ultra-processati e coltivati in laboratorio. “È necessario tutelare i consumatori garantendo trasparenza e qualità,” ha aggiunto.
La Dieta Mediterranea, basata su cibi semplici, nutrienti e sostenibili, resta un modello di eccellenza non solo per la salute del cuore e del cervello, ma anche per la salvaguardia delle tradizioni alimentari italiane.
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