Allarme usura, 118mila imprese a rischio in Italia: Sud maglia nera

Sono 118mila le imprese italiane segnalate come a rischio usura, un dato in crescita di oltre 2.600 unità rispetto all’anno precedente. L’Ufficio studi della CGIA denuncia un peggioramento che coinvolge soprattutto artigiani, commercianti e piccoli imprenditori, spesso esclusi dall’accesso al credito a causa della loro classificazione come insolventi dalla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia.

Sud Italia maglia nera

Il 33,6% delle imprese a rischio si trova nel Sud Italia, dove la piaga dell’usura è particolarmente diffusa. Tra le province più colpite, Benevento registra un aumento del 17,3% rispetto all’anno scorso, seguita da Chieti (+13,9%), Savona (+12,4%), Rieti (+11,8%) e Lecce (+11,4%). Le grandi aree metropolitane, come Roma (10.827 aziende), Milano (6.834) e Napoli (6.003), rimangono le più colpite in termini assoluti.

Usura: proventi al Nord

Nonostante il fenomeno sia più marcato al Sud, i proventi delle attività illegali legate all’usura vengono sempre più spesso reinvestiti al Nord Italia, in regioni come Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Questo fenomeno è confermato da indagini della Direzione Investigativa Antimafia.

Il ruolo del credit crunch

La riduzione dei prestiti bancari negli ultimi 12 anni ha contribuito all’espansione del fenomeno usurario. Dal 2011 al 2023, i prestiti alle imprese italiane sono diminuiti di 350 miliardi di euro, costringendo molti piccoli imprenditori a rivolgersi a fonti di finanziamento illegali.

Gli strumenti per combattere l’usura

Per contrastare il fenomeno, il legislatore ha previsto due fondi: il Fondo di prevenzione dell’usura e il Fondo di solidarietà. Dal 1998, il Fondo di prevenzione ha garantito finanziamenti per oltre 2 miliardi di euro, mentre il Fondo di solidarietà, gestito da Consap, ha erogato mutui per circa 145 milioni di euro a coloro che hanno denunciato attività usurarie. Tuttavia, secondo la CGIA, le risorse disponibili sono insufficienti a fronte dell’attuale crisi economica.

L’appello della CGIA

La CGIA sollecita un rafforzamento del Fondo di prevenzione per supportare le imprese in difficoltà e arginare l’espansione dell’usura. Senza interventi mirati, molte attività rischiano di cadere vittime della criminalità organizzata, alimentando un circolo vizioso che danneggia l’intera economia nazionale.

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