Stellantis si impegna a non chiudere in Italia e a non licenziare

Sarà presentato un piano che prevede nuovi modelli a Melfi e il reshoring della 500 ibrida a Mirafiori entro il 2025

Si è tenuto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo Stellantis, convocato dal Ministro Adolfo Urso. All’incontro, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti sindacali di Fim-Cisl, Uilm, Fiom-Cgil, Fismic, Uglm e Aqcfr, delle Regioni con stabilimenti produttivi (Piemonte, Lazio, Basilicata, Abruzzo, Campania, Molise ed Emilia Romagna) e dell’Anfia, hanno preso parte per Stellantis Daniela Poggio, Vice President Communication and Public Affairs Italy, Giuseppe Manca, responsabile risorse umane, e Antonella Bruno, Managing Director Stellantis Italia.

Al centro della discussione, la crisi produttiva e occupazionale che coinvolge il settore automobilistico italiano. Il Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, ha sottolineato l’importanza dell’incontro, evidenziando che è prevista una nuova riunione il 16 dicembre con le parti sociali per definire gli accordi, concludendo il tavolo entro fine anno a Palazzo Chigi.

Il governo, secondo Spera, non adotterà ecobonus per l’acquisto di auto, preferendo destinare fondi a sostegno della filiera automotive per la transizione ecologica, con 200 milioni per l’Automotive e 500 milioni per il contratto di sviluppo.

Durante l’incontro, Giuseppe Manca ha confermato l’impegno di Stellantis a non chiudere stabilimenti in Italia né effettuare licenziamenti collettivi, presentando un piano che prevede nuovi modelli a Melfi e il reshoring della 500 ibrida a Mirafiori entro il 2025.

Spera ha infine ribadito la necessità di politiche europee a sostegno del settore e l’urgenza di un ammortizzatore sociale per l’automotive, insieme a un sistema formativo per preparare i lavoratori alle sfide della mobilità elettrica.

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