ROMA – Cambio al vertice dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo e’ il nuovo comandante generale dell’Arma. Subentra al Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, 65 anni, che era in carica dal 16 gennaio del 2021.
Il Generale Luongo, è nato a Napoli il 6 giugno 1962, ha intrapreso la carriera militare nel 1977, frequentando i corsi della Scuola Militare “Nunziatella” a Napoli, dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri di Roma.
Fino a ieri è stato vice comandante generale prima di salire sul gradino più alto dell’Arma, laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, ha conseguito i Master in Studi Internazionali Strategico-Militari, Scienze Strategiche ed è in possesso del Diploma Superiore di Scienze Umanistiche conseguito presso l’Università Gregoriana di Roma.
Ha collaborato con l’Università di Roma IV con incarichi di docenza, occupandosi degli aspetti penali della medicina legale e riguardanti, in particolare, la lotta al doping. Nella sua lunga carriera, tra gli altri incarichi, ha ricoperto quello di Addetto all’Ufficio Personale Ufficiali e Capo Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri, Comandante del Gruppo Carabinieri Roma, Assistente Militare e Aiutante di Campo per l’Arma dei Carabinieri del Presidente della Repubblica e Comandante Provinciale Carabinieri di Milano e di Roma.
Dal 25 agosto 2016 al 16 dicembre 2024 è stato Capo Ufficio Legislativo del Ministro della Difesa. Dal 24 novembre 2021, in rappresentanza del Ministero della Difesa, è componente del Comitato di gestione della scuola Nazionale dell’Amministrazione.
Dal 09 settembre 2021 è componente della Commissione di studio e approfondimento per la riforma del codice penale militare di pace.
Dal 22 marzo 2022 è componente della Commissione per l’elaborazione di un progetto di codici dei crimini internazionali.
Dal 16 dicembre 2023 è Comandante Interregionale CC “Podgora”, nonché Consigliere del Ministro della Difesa per l’attuazione delle riforme e per le strategie istituzionali.
Nel corso della carriera gli sono stati conferiti tre encomi solenni, due encomi semplici ed alcuni elogi ed è stato insignito di numerose onorificenze. Nel 2006 gli è stato conferito il Premio Campidoglio.
Nel 2015 gli è stata conferita la cittadinanza “CIVIS ANNI” della città di Venafro (IS). Nel 2016 gli è stato conferito dalla Comunità Ebraica di Roma il premio “Stefano Gaj Tachè. L’amico dei bambini”.
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