Vincere per dare continuità al successo contro l’Avellino. Questa l’ambizione del Taranto che si appresta ad affrontare l’Audace Cerignola. Una settimana costellata anche dalla penalizzazione di 4 punti assegnata alla compagine ionica dal TFN. Queste le parole di Michele Cazzarò, tecnico dei rossoblu, alla vigilia del match contro gli ofantini: “Stiamo abbastanza bene, abbiamo lavorato benissimo. La partita di Avellino ormai rappresenta il passato. Domani sarà un match complicato, più difficile rispetto ad Avellino perché il gruppo gioca insieme da anni. Ci sarà da soffrire per portare a casa il risultato. Dobbiamo abituarci a combattere fino all’ultimo minuto. L’Audace Cerignola ha una rosa importante e ci sarà da battagliare, vista la nostra situazione di classifica”.
L’esperienza: “Vivo quest’avventura giorno dopo giorno. Non mi interessa cosa succederà dopo la gara di domani. Sono stato chiamato perché per me Taranto è come una madre e un figlio si butterebbe nel fuoco per il proprio genitore”.
Combattere e soffrire: “In questi giorni ho puntato sull’orgoglio e il senso di appartenenza. Chi è nato qui sa di dover combattere sempre e la squadra deve esprimere questa caratteristica. Dobbiamo soffrire e sputare il sangue fino al ’95”.
Preparazione atletica: “I preparatori Marras e Rizzo sono i migliori. La squadra stava bene anche prima ma ciò che conta è la testa”.
Battimelli: “È un ragazzo molto promettente e in area non perdona, nonostante abbia giocato poco. Può fare coppia con tutti, è un giocatore dinamico ed è un prospetto molto importante. Zigoni è un attaccante importante per questa categoria ma ho preso una decisione che rifarei ancora”.
I giovani: “Prima della partita di Avellino, Del Favero non stava bene ed è stato onesto. Per questo ho scelto di schierare Meli. Gli altri giovani li ho schierati perché non esistono differenze di età. Un allenatore deve prendere delle decisioni e per me è stato facile”.
I tifosi: “Conosco questa piazza e il pubblico non ha bisogno di annunci. I tifosi vogliono vedere una squadra che lotti e sputi il sangue. Dobbiamo lasciare sul campo tutto, al di là del risultato. Non mi aspetto nulla, non mi interessa cosa succederà lunedì”.
La società: “Ho sentito solo il presidente Giove al termine del match, grazie al direttore Sapio. Non riusciva a parlare per l’emozione del successo. Il mio unico punto di riferimento in questo momento è Sapio, il quale non ci fa mai mancare nulla. Non ho parlato con nessuno della nuova proprietà ma sono concentrato sul match di domani. Comunque vada, ci sarà sempre per il Taranto”.
Disponibili: “Abbiamo recuperato Fabbro, Matera e Del Favero ma sceglierò prima della partita chi schierare. Questa squadra è composta da uomini veri e lo hanno dimostrato. Dopo la batosta di Potenza non era facile reagire ed è tutto merito loro”.
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