Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, ha ricordato durante la kermesse “Prima le Idee” ad Andria, come il percorso del partito sia nato con umiltà e senza mai immaginare di arrivare a esprimere il premier. “Pensavamo solo ai sindaci, a qualche presidente di regione, e a fare la nostra parte in coalizione. Siamo qui non per la nostra bravura, ma grazie ai sacrifici di chi ci ha preceduto. Dobbiamo concentrarci e correre per cambiare l’Italia, anche per onorare gli italiani di ieri”.
“La Rai non è di destra, ma ora c’è pluralismo”
Intervenendo sul tema della televisione pubblica, Donzelli ha risposto alle accuse di presunta influenza della destra sulla Rai. “Qualcuno è andato via per guadagnare di più, non certo per censura. A loro dà fastidio che non siano più solo i loro volti in tv. Ora c’è pluralismo, anche se alcuni programmi rimangono faziosi”.
“Mai una Rai che censura, ma nemmeno una voce unica di sinistra”
Riguardo alla libertà di espressione, Donzelli ha precisato: “Non vogliamo mai sostituire una narrazione a senso unico di sinistra con una di destra. Non censureremo nessuno, ma non accettiamo una tv di Stato che censuri noi. Se Sanremo sarà una tribuna politica della sinistra, vinceranno loro quel palco, e noi le regionali”.
“Meloni ponte tra Trump e l’Europa”
Donzelli ha anche parlato dei rapporti internazionali: “Meloni ha buoni rapporti con tutti, senza sudditanze. La destra italiana apprezza Trump, ma l’Italia fa i suoi interessi nazionali. Meloni può diventare la cerniera tra gli USA e l’Europa”.
“Fratelli d’Italia aperto a chi viene da altre esperienze”
Infine, Donzelli ha sottolineato la natura aperta di Fratelli d’Italia: “Siamo una comunità, ma aperta ad accogliere chi arriva da altre realtà”.
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