Moreno Longo, allenatore del Bari, presenta in conferenza stampa il prossimo appuntamento di campionato contro la Reggiana. Di seguito le sue dichiarazioni:
PUNTI LASCIATI PER STRADA – “Nei numerosi pareggi fatti abbiamo lasciato per strada qualche vittoria. Ma fa parte del percorso, fa parte di un momento che ci ha visti uscire dal campo spesso con rammarico. Dobbiamo migliorare in quei dettagli che non ci hanno consentito di portare a casa la vittoria. C’è grande volontà di raggiungerla questa vittoria il prima possibile”.
LE POSSIBILI SCELTE E MAIELLO – “Siamo alla terza partita, stiamo cercando di valutare tutto. Maiello? Ha attraversato un periodo particolare all’inizio, adesso sta bene e ad oggi è un calciatore pienamente recuperato”.
BILANCIO E CLASSIFICA – “L’inizio è stato con due sconfitte che ci avevano portato un po’ di scoramento dopo un ottimo precampionato. Lì la squadra è stata brava perché, visto il vissuto, poteva ripiombare in una situazione critica. I ragazzi hanno messo a posto tante cose, hanno ottenuto nove risultati utili di fila, adesso c’è da tramutare questi pareggi di troppo in vittorie. Stiamo vedendo quanto è difficile fare risultato in questo campionato, un po’ per tutti: è un campionato ancor più livellato, soprattutto nella fascia media. Non ricordo una classifica così corta come quella attuale. Dobbiamo avere equilibrio e perseveranza, in stagioni come queste la cosa che conterà di più sarà rimanere lucidi senza fare casini”.
MANZARI – “C’è da essere contenti perché ha avuto un impatto positivo sulla partita, è subentrato molto bene. E’ un giocatore che ci dà delle carte importanti, ogni settimana si candida per partire dall’inizio perché lavora bene. In realtà tutti quelli che sono entrati martedì hanno dato una marcia in più alla squadra”.
FALLETTI E FAVILLI – “Falletti dovrebbe stare fuori intorno ai 20 giorni a partire dal giorno in cui si è fatto male. Per domani, invece, recuperiamo Favilli. Sia lui che Novakovich sono giocatori che possono dare alternanza a Lasagna”.
LE SUE PAROLE NEL POST CARRARESE – “Si è pensato che volessi tirare una frecciatina, quando questo non era assolutamente nelle mie intenzioni: se io ho qualcosa da dire alla società lo direi direttamente a lei. Facevo un’analisi a 360 gradi, invece è stato fatto passare un messaggio di disgregazione. Se la squadra sta lavorando in un certo modo, è perché c’è grande sintonia tra tutte le parti in causa. La cosa importante è che non si creino false aspettative, altrimenti si tende a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto. E’ importante che ci sia un ambiente unito, anche per quel che riguarda la stampa e i tifosi. Se vediamo solo quello che non abbiamo, saremo sempre scontenti”.
REGGIANA – “La Reggiana è una squadra che cambia pelle molto facilmente, una squadra difficilmente codificabile perché ha utilizzato diverse strutture di gioco per costruire e per difendere. Dovremo interpretarla nel più breve tempo possibile per trovare i giusti equilibri. Tolte le ultime due partite, sta facendo un buon percorso, ha giocatori di qualità. Non possiamo abbassare la guardia con nessuno, dobbiamo affrontare la Reggiana come fosse la prima della classe”.
SIBILLI – “Arriva da un infortunio che lo aveva tenuto lontano dal campo, ma è un giocatore di qualità. Deve solo ritrovare la migliore condizione e la fiducia in se stesso, non deve pensare alla stagione precedente. Adesso su di lui ci sono tante aspettative, non si deve sobbarcare la squadra sulle spalle perché l’anno scorso ha fatto 12 gol”.
SGARBI – “Ha avuto poco spazio dal cambio di modulo in poi. Nella prima parte di stagione aveva fatto delle buone cose, dopo ha avuto delle problematiche: il salto dalla C alla B non è sempre automatico. Nella difficoltà lui deve saperci stare, deve combattere per migliorare la situazione, anche se giocando poco è chiaro che è più difficile. Bisogna avere la forza mentale per aspettare il proprio momento”.
FAVASULI – “Sono contento di come ha lavorato, penso che all’ultima abbia fatto la sua miglior partita. L’ho visto in crescita, con molta più fiducia. Sta crescendo in autostima, ha voglia di apprendere e dà sempre il massimo, non puoi non apprezzarlo”.
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