BARI – Ha respinto tutte le accuse l’avvocato Marcello Vernola, ex presidente della provincia di Bari ed ex europarlamentare, ascoltato oggi in tribunale a Bari nell’ambito del processo in cui è imputato insieme ad altre sette persone per reati fiscali. L’inchiesta riguarda due società operanti nel settore dell’energia, le srl Consorzio energetico italiano (Cei) e Velga.
I fatti risalgono al 2016: Vernola era presidente del consiglio di amministrazione della società Velga. Davanti ai giudici ha affermato di aver svolto soltanto mansioni di consulenza e rappresentanza essendo esperto del settore: non avrebbe potuto fare altro – ha aggiunto – in quanto la gestione era demandata ad altri. Vernola ha inoltre dichiarato di aver firmato la dichiarazione Iva sulla quale risultavano soltanto 4 euro in meno.
Vernola ha illustrato quali erano i suoi compiti e le sue mansioni. Non aveva capacità di gestione – ha ribadito – ma soltanto un ruolo di supervisione e non aveva mai avuto compiti operativi. Ha documentato quanto dichiarato con una visura camerale dell’epoca, relativa alla società Velga. Ha sottolineato di aver apposto la propria firma poiché sicuro dei controlli effettuati a monte e di aver quindi sottoscritto la dichiarazione.
Negli anni in cui ha ricoperto il ruolo di legale rappresentante della società, operante nel settore dell’energia elettrica, Vernola sostiene di non aver mai avuto una postazione negli uffici della srl con sede a Modugno (Bari). Respingendo, dunque, in toto le accuse di aver avuto un ruolo nella presunta evasione dell’Iva tra il 2015 e il 2017.
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