La Bari del futuro che parte dal basso

BARI – Creare una città che sia a misura di cittadino e che si concretizzi attraverso l’avvio di un processo di partecipazione dal basso, condivisa e che guardi alla rigenerazione urbana. L’amministrazione Leccese è pronta a mettere la firma sulla Bari che verrà attraverso la delibera di indirizzo del nuovo Piano Urbanistico Generale che il primo cittadino mutua in Piano “Umanistico” Generale. Quello che in gergo viene chiamato Piano Regolatore, ora dovrà pensare al verde e agli spazi condivisi oltre a connettere la rete di una maglia che si estende per 40 chilometri di costa, 112 km quadrati, e che vede quartieri a 16 chilometri dal centro città. “Questo non è accettabile”, secondo il primo cittadino Vito Leccese, da sempre anima e cuore verde con la sua carriera politica. L’obiettivo quindi è affrontare quella colata di cemento chiamata Piano Casa Regionale.

E così inizierà a stretto giro un processo di condivisione delle idee dal basso non solo con i cittadini ma anche con gli stakeholders del territorio, associazioni di categoria e ordini professionali. Il tutto per arrivare in Giunta e consiglio entro la fine del 2025

 

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