In Puglia, il 25% delle grandi apparecchiature sanitarie, sia nel settore pubblico che privato, è stato collaudato oltre 10 anni fa, mettendo tali macchinari a rischio di obsolescenza. Questo dato è emerso durante i lavori della I Commissione Bilancio, come dichiarato dal Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera.
Il presidente della Commissione, Fabiano Amati, ha sottolineato la necessità di ulteriori verifiche su macchinari non ancora in funzione, finanziati dal PNRR, e valutazioni tecniche specifiche su ogni singola apparecchiatura.
Il report regionale evidenzia che il 45% delle apparecchiature è stato collaudato negli ultimi 5 anni, mentre il 29% risale a 5-10 anni fa, il 17% a 10-15 anni e il 10% oltre 15 anni. Tra le apparecchiature più obsolete figurano 24 mammografi su 84, 18 TAC su 71, 12 risonanze magnetiche su 42, e 10 angiografi su 30.
A Taranto, all’ospedale SS Annunziata, risultano TAC e risonanze magnetiche che rientrano in queste fasce di collaudo, così come negli ospedali di Castellaneta, Martina Franca, Grottaglie e Manduria.
Scalera ha infine ribadito l’importanza di una maggiore attenzione alla sanità tarantina, sottolineando che la provincia jonica si trova al centro di un’emergenza sanitaria e ambientale, e non dovrebbe essere ulteriormente penalizzata, come avvenuto con la recente delibera di aggiornamento della rete ospedaliera.
potrebbe interessarti anche
Sanità, Sbrollini: “Attività fisica diventa un farmaco”
AdP con Aeroporti 2030: sinergia all’insegna di innovazione e sostenibilità
Sanità, UGL Salute: “Serve impegno comune per rilanciare il settore”
Il sesto Famila Superstore del Gruppo Megamark a Bari
Ferrovie del Sud Est: al via i cantieri del PNRR, variazioni alla circolazione
Medici e infermieri contro la Manovra: ‘Pronti a dimissioni di massa’