Mark Campbell si presenta alla città di Taranto. Dopo la firma del preliminare di acquisto della società ionica e la conferenza stampa di Palazzo di Città, l’imprenditore britannico è intervenuto nel corso della trasmissione Rossoblu, in onda su Antenna Sud, per illustrare il suo progetto. Il piano aziendale della nuova proprietà dovrà fare a meno degli incassi derivanti dallo Stadio Iacovone, il quale sarà coinvolto nei lavori di ristrutturazione in vista dei Giochi del Mediterraneo. Uno scenario già considerato da Campbell, il quale ha dichiarato: “I primi diciotto mesi serviranno per stabilizzare il club e renderlo finanziariamente solido. Non ci saranno ricavi e saranno mesi di grandi sfide, in cui sarà necessario il nostro apporto economico. Sarà questa la parte più importante, la quale durerà tra i 18 mesi e i 2 anni. Dopodiché, beneficeremo anche dei ricavi del nostro stadio. Saremo molto trasparenti”.
Il club, intanto, va incontro ad una pesante penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi e dei contributi di luglio e agosto. Questa l’ammissione del rappresentante di Apex Capital Global: “Sono a conoscenza della futura penalizzazione ma non è stato possibile assolvere anticipatamente al pagamento degli stipendi per via di tempi tecnici. I pagamenti sono comunque avvenuti nei giorni scorsi”.
Fra quanto tempo, dunque, il club rossoblu diverrà ufficialmente di proprietà del fondo d’investimento? Questa la risposta di Campbell: “Nei prossimi due giorni ci saranno aggiornamenti ma il closing dovrebbe avvenire nelle prossime due settimane. Inoltre, doteremo il club di una struttura in grado di stabilizzarlo e pianificare il futuro. Il club necessita una ristrutturazione anche da un punto di vista manageriale. Servono figure in grado di migliorare l’attuale situazione. Siamo penultimi e questi cambiamenti sono necessari per andare verso la giusta direzione. Vogliamo migliorare le capacità tecniche del club. La posizione della classifica non è delle migliori, cercheremo in tutti i modi di evitare la retrocessione. Qualora ci fossero scenari negativi saremo comunque pronti. Dopo aver visto in tv la sfida contro il Crotone, sarò allo stadio per assistere a Taranto-Turris”.
Campbell, però, non sarà da solo in questa nuova avventura imprenditoriale. Il britannico, infatti, sarà supportato da altri investitori, i cui nomi però restano top secret: “Non posso ancora dire i nomi dei miei partner, i quali verranno annunciati dopo il passaggio formale delle quote. I soci, però, sono contenti del progetto e delle sue opportunità. Sono convinti della bontà del progetto”.
Nei giorni scorsi, l’imprenditore ha avuto modo di vivere da vicino la città, entrando a stretto contatto con i tifosi: “Ho subito avvertito il calore dei tifosi, sono consapevole di ciò che hanno passato e di ciò che mi chiedono. Siamo focalizzati su questa operazione e sull’adempimento di tutti gli impegni, è ciò che facciamo con gli altri club e che faremo anche con il Taranto. Ho avuto anche un rapido colloquio con gli esponenti della Curva Nord, i quali sono tifosi fedeli e meritano rispetto e trasparenza”
Le prime perplessità sulla solidità economica di Campbell, però, sono già echeggiate tra i tifosi, complice un articolo del Corriere della Sera. Questo il commento dell’ormai prossimo proprietario del Taranto: “Ho letto gli articoli, alcuni dei quali ridicoli. Un giornalista deve essere in grado di verificare ciò che scrive e chiediamo di essere giudicati in base al nostro lavoro”.
In chiusura, Campbell ha rivelato i nomi di altri club posti sotto la sua egida: si tratta di “un club della seconda divisione cipriota, il Peyia, e lo Xerex, militante nel campionato di quarta divisione spagnola”.
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