Lecce – I dati Istart comunicati dalla Camera di Commercio di Lecce in occasione della presentazione del progetto “Destinazione Salento”, consacrano Lecce come la prima città d’arte in Puglia: un terzo dei turisti che scelgono la regione come destinazione delle proprie vacanze arriva in Salento e il 35% di questi visita la città barocca. Come sempre, però, ogni aspetto dell’ambito umano non è mai perfetto ma sempre perfettibile, di conseguenza anche il turismo del Sud del Sud dei Santi può e deve migliorare sotto tanti aspetti. Tra le critiche mosse vi è quella di un Salento troppo caro. Ovviamente nulla di più inesatto, praticamente un’espressione che, in ambito turistico, non vuole praticamente nulla. L’esperienza turistica è di per sé un evento esperienziale legato quindi a ciò che il tempo di soggiorno in una struttura o in una località lascia a livello emotivo. Inoltre il prezzo in turismo è dettato da tantissimi fattori che ne declinano la vacanza, iniziando dai motivi: lavorativi, culturali, gastronomici, svago e via dicendo che hanno portato il turista a vivere quell’esperienza. Insomma il prezzo dev’essere sempre rapportato a tantissimi fattori che afferiscono alla vacanza stessa, rapportando poi il tutto con le altre località. Inoltre, se si guardano proprio i dati Istart parlano di una spesa media in un albergo di Lecce leggermente superiore a quella pugliese ma che in questo caso non tiene conto delle top-location come Vieste, Gallipoli, Valle d’Itria e le altre cui dovrebbe essere equiparata la capitale barocca. Per il ponte dei morti, ad esempio, la spesa per una camera per due adulti e due notti parte da 113 euro prenotando in un albergo a 4 stelle sino ad arrivare a 984 euro per una struttura 5 stelle luxury. Insomma in realtà un Salento per tutte le tasche che invece, deve crescere e tanto dal punto di vista dei servizi.
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