Un complesso sistema di corruzione, che coinvolge numerosi protagonisti e si estende sia all’interno del Ministero della Difesa che in Sogei e al Ministero dell’Interno, è emerso dalle indagini condotte dalla Procura di Roma.
Lo rende noto la Guardia di Finanza, attraverso una dettagliata informativa presente negli atti dell’inchiesta. I reati ipotizzati comprendono corruzione e turbativa d’asta, e l’indagine ha portato, nella giornata di martedì 15 ottobre, a una serie di perquisizioni.
Le intercettazioni telefoniche relative all’imprenditore arrestato insieme a Paolino Iorio, direttore generale di Sogei, hanno rivelato contatti e incontri con un individuo identificato come “Antonio della Difesa”, successivamente riconosciuto come un capitano di fregata della Marina Militare.
Già “dai primi incontri emergeva che il militare, al fine di svolgere il proprio ruolo nell’ambito di una fornitura, ha avanzato richieste di compensi nonché l’assunzione di una persona da parte di una delle imprese gestite dall’imprenditore”, è detto nell’informativa.
L’imprenditore e Iorio sono stati bloccati in flagranza di reato nella serata di lunedì 14 ottobre dalla Guardia di Finanza mentre avveniva la cessione di circa 15 mila euro, denaro poi posto sotto sequestro.
“I finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione di questa Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti di alcuni Pubblici Ufficiali e imprese, per ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti nell’ambito di diverse procedure di appalto/affidamento in materia di informatica e telecomunicazioni, bandite da Sogei Spa., dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa“, ha reso noto la Procura di Roma. L’operazione ha impegnato anche il nucleo di polizia Valutaria della Guardia di Finanza.
Tra i soggetti economici interessati dalle perquisizioni figurano, in quanto sottoposte ad accertamenti ai fini della responsabilità amministrativa degli enti di cui al Decreto Legislativo n. 231/2001, le società quotate Digital Value Spa e Olidata Spa.
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