Il riavvio dell’Altoforno 1, previsto per domani pomeriggio presso le Acciaierie d’Italia alla presenza del ministro Urso, rappresenta una priorità per l’azienda, ma non lo è per la città, almeno non nelle attuali condizioni. Questo è quanto dichiarato da Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale di Italia Viva, che si schiera a favore del sindaco di Taranto, il quale ha deciso di non partecipare all’evento.
Stellato ha spiegato che, pur comprendendo le ragioni della produzione industriale, l’obiettivo comune deve essere una fabbrica che non rappresenti più un rischio per la salute e l’ambiente. La via maestra per raggiungere questo traguardo è la decarbonizzazione, attraverso l’utilizzo di forni elettrici e la loro progressiva alimentazione con idrogeno verde, al posto del gas.
“Non è sul riavvio dell’altoforno che dobbiamo concentrare la nostra attenzione, ma sulla decarbonizzazione”, ha sottolineato Stellato. “Serve il massimo impegno da parte dell’industria, dell’azienda e delle istituzioni, con una vigilanza costante”.
Il consigliere ha inoltre ricordato come l’ex premier Mario Draghi avesse già indicato la decarbonizzazione come una priorità, destinando un miliardo di euro per l’impianto di preridotto. Tuttavia, Stellato ha avvertito che non basta includere la decarbonizzazione nei piani di vendita dell’azienda: “Ora che le offerte vincolanti degli investitori arriveranno ai commissari, sarà fondamentale verificare che questo impegno sia tradotto in fatti concreti, con progetti seri e garanzie ambientali e sanitarie”.
Infine, Stellato ha ribadito l’importanza di tutelare i posti di lavoro, diretti e indiretti, per evitare che la transizione abbia un costo sociale inaccettabile. “Da qui si misurerà la credibilità della svolta. Taranto ha già pagato e atteso troppo”, ha concluso.
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