“È trascorso ormai un lungo periodo di nove anni dalla firma del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per Taranto, durante il quale sono stati avviati processi di trasformazione economica, allineati alle direttive europee per la “transizione giusta”. Tuttavia, la mancata convocazione del Tavolo CIS, fermo da due anni, solleva forte preoccupazione tra le istituzioni locali”. Comincia così la lettera inviata da Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, al Ministero delle Politiche di Coesione e per il Sud.
“Nonostante il Decreto Legge Coesione n. 60/2024 prevedesse una ricognizione da parte del Dipartimento per le Politiche di Coesione entro il 31 luglio, l’incontro non è stato ancora programmato. Questo ritardo rischia di frenare lo sviluppo economico alternativo della città, fondato su interventi sostenibili e vitali per il futuro del territorio ionico”, si legge ancora nella missiva.
“Tra i progetti cruciali, il piano di riconversione legato all’area “ex Yard Belleli” rappresenta un’opportunità per diversificare l’economia locale, riducendo la dipendenza dalla siderurgia. Tale iniziativa, promossa dal Governo e dalle amministrazioni territoriali, mira a creare nuove possibilità produttive per il porto e a riqualificare molte professionalità locali”, sottolinea il sindaco.
“Per questa ragione, le Amministrazioni locali sollecitano nuovamente il Governo a riconvocare il Tavolo CIS e a intervenire con decisione sui progetti in agenda, per evitare che Taranto venga esclusa dalle scelte strategiche del Paese, proprio in un momento cruciale per la transizione economica e sostenibile”, conclude Rinaldo Melucci.
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