Lorenzo Sgarbi, Coli Saco, Lorenco Simic e Costantino Favasuli si presentano in conferenza stampa. Queste le dichiarazioni dei quattro calciatori del Bari:
SGARBI
“Il gol manca, ormai è da qualche mese che lo sto ricercando, anche nell’ultima parte dello scorso anno non riuscii a trovarlo. Siamo sulla strada giusta però, sono convinto che lavorando così nelle prossime partite potrà arrivare”.
“L’anno scorso 30 partite su 35 le ho giocate seconda punta nel 3-5-2, penso che come caratteristiche potrei ricoprire quel ruolo. Davanti a me ci sono giocatori esperti, giustamente hanno loro la precedenza su di me. Se avrò la possibilità di dimostrare, starà a me meritarmi qualche minuto in più. Io quinto di centrocampo? E’ un ruolo che posso ricoprire, magari con caratteristiche diverse rispetto a chi lo fa adesso. In allenamento spesso vengo provato lì. Dove il mister deciderà di schierarmi, mi impegnerò al massimo e darò il 100%”.
“L’unico modo per dimostrare di meritarsi più minutaggio è quello di lavorare sempre forte. Poi le scelte sono sempre di chi è seduto in panchina. I due assist ci sono, io devo provare a tenere questi numeri e magari riuscire ad aggiornarli con un gol. I numeri sono sempre quelli che contano nel calcio”.
“Sono dell’idea che con gli spazi che si creano in Serie B, in determinate partite sono convinto che riuscirei a fare molto bene. In B si gioca molto più a viso aperto rispetto che in C”.
“Per me è un grande onore giocare con lui, è un calciatore molto forte che da bambino guardavo in tv e quando potevo andavo a guardare allo stadio a Verona”.
COLI SACO
“A livello tecnico, per quel che riguarda gli uno-due, ci sono delle similitudini. Anche a livello caratteriale sono abbastanza uguali, a livello di valori”.
“Il livello è più alto rispetto alla C. Mi trovo bene, anche se ho giocato ancora poche partite. Posso fare di più, avrò la possibilità di dimostrare che posso fare bene in B”.
“I miei idoli sono Pogba e Yaya Tourè. Dorval? Lo conoscevo già da prima, da piccoli in Francia giocavamo contro a livello giovanile. Mi ha accolto molto bene qui, ma anche il resto della squadra lo ha fatto”.
“Abbiamo rivisto le immagini, la palla ha toccato prima la mia coscia, ne ho parlato con il mister. Il calcio è così, accettiamo e andiamo avanti. Il gol mancato con la Cremonese? Evidentemente non era ancora il momento, arriverà presto”.
“Avevo tante opportunità in B, il Bari è arrivato all’ultim’ora. La squadra l’avevo già vista, pensavo che fosse la scelta giusta per il mio percorso. Anche vedendo il percorso di Folorunsho, per esempio, vedo che è passato da Bari prima di arrivare in Serie A. Io penso che abbiamo la squadra per puntare alla A. Questa è una piazza che merita di stare più su”.
“E’ stata una grande esperienza, quando ti alleni con grandi giocatori ti senti molto bene, loro ti consigliano. Conosco il mio livello, so che ho delle potenzialità importanti, cerco di lavorare per farle vedere. Devo crescere, sono ancora giovane, ho avuto piccole esperienze in C”.
SIMIC
“Sto bene, ogni settimana sto migliorando. Ho avuto la sfortuna di fermarmi per un’infiammazione al tendine quando sono arrivato, penso che dopo la sosta sarò pronto per giocare”.
“Ho parlato con Longo prima di venire qui, lui mi ha detto la sua idea. Posso giocare al centro o come braccetto di destra nella difesa a tre, se c’è bisogno posso giocare anche come braccetto sinistro. Ho una buona relazione con gli altri colleghi di reparto, con Vicari avevo giocato alla Spal, è un brav’uomo e un bravo giocatore. Stiamo tutti insieme e ci consigliamo tra noi”.
“Da quando sono arrivato qui ho visto tanta crescita nel nostro gioco. Lavoriamo, facciamo riunioni, parliamo con il mister. Seguiamo ciò che dice Longo e sul campo si vede che stiamo facendo meglio. Arbitri? Noi siamo giocatori e non dobbiamo parlare di queste cose. Ha già detto tutto Longo”.
“Ad Ascoli giocai quasi tutto il campionato, avevo offerte da A e B. Ho scelto il Maccabi Haifa perché volevo vivere l’esperienza dell’Europa League. L’anno scorso fu bellissimo, feci un gran campionato. E’ un peccato per la guerra, sono dovuto andare via per mettere al sicuro la mia famiglia. L’Italia è una seconda casa per me, il ritorno è stata una scelta di cuore. Conosco la piazza di Bari e i suoi tifosi, l’ho scelta anche per questa”.
FAVASULI
“All’inizio stavo trovando più spazio, in questo momento ne sto trovando un po’ meno, ma devo dire la verità: nel mio ruolo tutti stanno facendo bene, il mister ha trovato il suo equilibrio, non mi sembra il caso di cambiare. C’è una giusta competizione, ma io conosco il mio valore e quando ci sarà l’occasione giusta lo dimostrerò”.
“Nel calcio ci sono alti e bassi. Sono partito bene, poi contro la Juve Stabia la mia prestazione non è stata un granché e chi ha giocato al mio posto ha fatto bene. Bari-Ternana? Quella è acqua passata, pensiamo al futuro. L’anno scorso le aspettative della Ternana erano diverse, qui giochiamo per vincere e io voglio giocarmi le mie carte”.
“Da calabrese affrontare il Catanzaro è una bella cosa, è una delle squadre più importanti della Calabria. Per me è come un derby, io vengo dall’altra parte e sono per la Reggina”.
“Quando arrivai allo stadio il giorno dei playout ho pensato che fosse bellissimo. Lo stadio era una bolgia, era bellissimo giocarci. Quando mi è arrivata l’occasione di venire qui ho subito detto di sì, avevo nella mia mente quella cartolina. Bari si merita di più”.
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