Bari, conti correnti spiati: perquisizioni a casa dell’ex dipendente Intesa

BARI – Accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. È indagato Vincenzo Coviello, 52enne di Bitonto, ex dipendente della filiale Agribusiness di Bisceglie di Intesa Sanpaolo, licenziato ad agosto per aver spiato i conti correnti di 3572 clienti dell’istituto, tra cui magistrati, politici locali e nazionali, vip, la premier Meloni e correntisti comuni. Nelle scorse ore, ufficiali di polizia giudiziaria incaricati dalla Procura di Bari hanno perquisito la casa dell’ex bancario e il suo studio professionale e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici diversi che saranno oggetto di verifiche forensi.

Le indagini – sottolinea una nota del procuratore di Bari, Roberto Rossi – sono partite a seguito della denuncia-querela ai carabinieri di un correntista del gruppo Intesa Sanpaolo. L’attività degli inquirenti ha accertato e documentato che, nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024, il 52enne, all’epoca dipendente di una filiale di Bitonto, poi ad aprile scorso spostato a Bisceglie fino alla sospensione dal servizio, è sospettato di aver eseguito circa 7mila accessi abusivi ai sistemi informatici della banca per ottenere l’accesso ai dati di circa 3.500 clienti su 679 filiali. Intesa San Paolo sarebbe indagata, al pari di Coviello.

Chi lo conosce lo descrive come uno stakanovista. Coviello, nel processo disciplinare con i vertici della banca, si sarebbe definito “un maniaco del controllo. L’ho fatto da solo, non ho mai divulgato quelle informazioni e non ne ho fatto copia” . E secondo le prime indagini, alla base non ci sarebbe nessuna spy story. Non ci sarebbero contatti con altre persone per fornire informazioni ma di fatto sarebbero stati ricercati anche nomi di chi un conto in Intesa non ce l’ha, come il governatore Emiliano. Quindi ora la domanda è: semplice curiosità – come si è giustificato Coviello – o accessi fatti su mandato di qualcuno? E per sciogliere la matassa la procura scandaglierà la vita e i rapporti del 52enne bitontino.

 

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