Il Consiglio di Amministrazione dell’Università del Salento ha approvato la revisione dei compensi per gli organi di amministrazione e controllo dell’ateneo, conformemente alle disposizioni di legge.
L’aumento più significativo riguarda il rettore, il cui compenso annuale passerà da 25.200 a 115.500 euro, e il prorettore, il cui stipendio sarà incrementato da 10.800 a 28.875 euro l’anno. Sono state inoltre rideterminate le indennità per i direttori di Dipartimento e i gettoni di presenza per i membri del Senato accademico e del Nucleo di valutazione.
L’efficacia della delibera dipende tuttavia dall’assenso del Ministero dell’Università, che dovrà esprimersi in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Economia. La revisione dei compensi, che entrerà in vigore già da quest’anno, sarà sottoposta a verifiche annuali per garantirne la sostenibilità. In caso di necessità, gli importi potranno essere ridotti per tutelare le risorse destinate a settori cruciali come la ricerca, i contratti e gli assegni di ricerca, il turnover del personale e la manutenzione ordinaria.
A dicembre scorso, il rettore Fabio Pollice aveva rinunciato all’aumento dopo le polemiche suscitate dalla decisione. Recentemente, la Flc Cgil ha lanciato un appello al Consiglio di Amministrazione affinché valutasse attentamente le conseguenze dell’incremento dei compensi, ritenendo che, a fronte dei tagli al Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), tale misura potrebbe mettere a rischio la gestione complessiva dell’Università.
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