Nella mattinata di mercoledì 9 ottobre, a San Severo (Foggia) sono iniziati i rilievi sulla Fiat 500 coinvolta nell’incidente stradale del 27 settembre scorso sulla provinciale 13 per Castelnuovo della Daunia, in cui ha perso la vita la 47enne Lucia Salcone.
L’auto, guidata dal marito Ciro Caliendo, imprenditore vitivinicolo di 46 anni, è al centro di sospetti: gli investigatori ipotizzano che l’incidente possa essere stato una messinscena orchestrata dall’uomo, ora indagato per omicidio volontario.
Analizzando i resti dell’auto, custodita in un deposito giudiziale, i periti cercheranno di ricostruire la dinamica dell’incidente e stabilire l’origine dell’incendio. Sempre oggi, mercoledì 9 ottobre, la Procura di Foggia assegnerà l’incarico per gli esami tossicologici sui campioni prelevati durante l’autopsia della vittima. I risultati, attesi entro 60 giorni, potrebbero chiarire le cause della morte e l’origine di una ferita alla testa.
Le indagini della squadra mobile, coordinate dalla procura, proseguono. La villetta della famiglia resta sotto sequestro probatorio, come confermato da Angelo Masucci, avvocato dell’indagato, per permettere l’esecuzione di esami irripetibili.
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